Perché viene negato il passaporto italiano: motivi comuni

La concessione del passaporto italiano può essere impedita da specifiche condizioni personali o amministrative. Quali sono i motivi ostativi al rilascio del passaporto in Italia? Un esame dettagliato delle cause più frequenti consente di comprendere i requisiti necessari.

Questo articolo offrirà una panoramica approfondita delle cause più comuni e aiuterà a comprendere quali azioni intraprendere.
Indice dei contenuti
- Domanda incompleta o errata
- Problemi relativi alla cittadinanza
- Precedenti penali o restrizioni legali
- Problemi con i documenti di identificazione
- Obblighi di leva militare (per gli uomini nati prima del 1985)
- Problemi relativi al consenso dei genitori (per i minori)
- Problemi di residenza o di registrazione anagrafica
- Tasse amministrative o multe non pagate
- Frode o dichiarazioni mendaci
- Foto passaporto non conforme
- Ottenere una fototessera online
- App per fototessere
Domanda incompleta o errata
I motivi ostativi alla richiesta del passaporto in Italia sono principalmente previsti dall'articolo 3 della legge 1185/1967 sul passaporto e riguardano condizioni che impediscono il rilascio del documento.
La presentazione di documentazione mancante, inesatta o incompleta è uno dei casi di diniego del passaporto in Italia. Incongruenze nei nomi, nelle date o nei dati anagrafici possono sollevare dubbi sull'idoneità o sull'autenticità dei documenti presentati. Differenze nella modalità di registrazione delle date o errori ortografici nei nomi possono, ad esempio, causare problematiche rilevanti. Le domande che non rispettano le istruzioni del consolato o che includono documenti in formati non conformi possono essere soggette a ritardi o respinte.
La mancata presentazione di tutti i documenti richiesti, quali certificati di nascita, atti di matrimonio o prove di residenza, può comportare il rigetto della pratica. Nel caso in cui determinati documenti non siano reperibili, sarà necessario ottenere lettere ufficiali rilasciate dai comuni o dai tribunali italiani che giustifichino l'assenza di tali documenti.
Problemi relativi alla cittadinanza
Le recenti modifiche alla normativa italiana (Decreto Legge n. 36-2025) hanno introdotto criteri molto più restrittivi per l'ottenimento della cittadinanza per discendenza. Attualmente, è possibile richiedere il riconoscimento della cittadinanza italiana solo se il proprio antenato italiano è un genitore o un nonno, escludendo quindi bisnonni o ascendenti di generazioni precedenti. Questa modifica si applica retroattivamente a tutte le domande presentate dopo il 28 marzo 2025.
È inoltre richiesto il superamento di un esame ufficiale di lingua italiana, obbligo che in precedenza si applicava esclusivamente alle procedure di naturalizzazione per residenza o per matrimonio.
Per la cittadinanza per matrimonio, è ora necessario dimostrare almeno due anni di residenza legale in Italia; inoltre, la tassa di presentazione della domanda è stata raddoppiata, rendendo l'intero procedimento notevolmente più severo.
Per coloro che risiedono in Italia e richiedono la cittadinanza per naturalizzazione, la mancanza del periodo minimo di residenza legale previsto può determinare il rigetto della domanda. L'amministrazione può negare la cittadinanza se non risulta rispettata la durata richiesta.
L'idoneità può essere altresì messa in discussione qualora si accerti che l'antenato italiano sia stato naturalizzato in un altro Paese prima della nascita della generazione successiva, o nel caso in cui non vengano soddisfatti specifici criteri storici o giuridici. Tuttavia, in alcune circostanze, decisioni di diniego sono state annullate a seguito di ricorsi giudiziari.
Precedenti penali o restrizioni legali

La presenza di precedenti penali, in particolare relativi a reati gravi, costituisce motivo di rigetto. Sarà necessario fornire certificati del casellario giudiziale aggiornati e dimostrare l'assenza di condanne per evitare il rifiuto della domanda.
La cittadinanza può essere negata per motivi legati alla sicurezza della Repubblica, come il coinvolgimento in attività terroristiche o nella criminalità organizzata.
Ulteriori problematiche legali, come provvedimenti giudiziari pendenti, debiti non saldati o l'inadempienza di obblighi legali (ad esempio, il mancato pagamento degli alimenti o delle imposte), possono inoltre impedire il rilascio del passaporto o il riconoscimento della cittadinanza.
Problemi con i documenti di identificazione
Tra le cause principali dei passaporti negati ai sensi della legge 1185 vi sono problemi con i documenti di identificazione. Nel caso di documentazione di identità incompleta, inesatta o incoerente, si rischia di vedersi la domanda passaporto italiano rifiutata dalle autorità competenti. È essenziale che certificati di nascita, precedenti passaporti, atti di matrimonio e prove di discendenza italiana siano debitamente certificati, tradotti in lingua italiana e perfettamente coerenti nei dati personali, quali nome e data di nascita, su tutta la documentazione presentata.
Obblighi di leva militare (per gli uomini nati prima del 1985)
Il servizio militare obbligatorio in Italia è stato abolito a decorrere dal 1° gennaio 2005. Pertanto, ai nuovi cittadini italiani, indipendentemente dall’età, non è più richiesto di adempiere agli obblighi militari. Di conseguenza, la questione del servizio militare non costituisce più un motivo di rigetto della domanda di passaporto, neppure per coloro nati prima del 1985.
Problemi relativi al consenso dei genitori (per i minori)
I seguenti requisiti devono essere soddisfatti per evitare il rifiuto della domanda a causa di problemi di consenso dei genitori:
- Per i minori di 18 anni, il rilascio del passaporto richiede il consenso (atto di assenso) di entrambi i genitori o dei tutori legali, indipendentemente dallo stato civile del genitore richiedente. Questo consenso deve essere formalizzato tramite una dichiarazione giurata firmata dai genitori, con la firma del genitore non comunitario che, se necessario, deve essere autenticata dall'Ufficio Consolare competente.
- Fino al compimento dei 14 anni, i minori possono viaggiare all'estero solo se accompagnati da almeno un genitore o tutore legale, oppure il passaporto deve riportare il nome della persona, dell'ente o della compagnia di trasporto a cui il minore è affidato. In alternativa, è richiesto un documento di consenso rilasciato da una persona autorizzata ai sensi dell'Articolo 3(a) della Legge 1185/1967, convalidato e timbrato dall'autorità competente (Questura in Italia o Ufficio Consolare all'estero), per prevenire il rischio di sottrazione internazionale di minori.
- La legge prevede anche situazioni in cui uno dei genitori rifiuta di dare il consenso o non è reperibile; in tal caso, l'altro genitore può richiedere un'ordinanza consolare o giuridica per autorizzare il rilascio del passaporto al minore.
- Inoltre, l'Articolo 3 consente il ritiro di un passaporto in presenza di circostanze che avrebbero giustificato il rifiuto del rilascio, come la mancata adempimento degli obblighi legali nei confronti del minore o il coinvolgimento di quest'ultimo in attività dannose all'estero.
Problemi di residenza o di registrazione anagrafica
La mancanza di residenza legale o il mancato rispetto del periodo minimo richiesto possono determinare il rigetto della domanda, in particolare per quelle basate sulla residenza. È necessario risultare regolarmente iscritti all'Anagrafe comunale e mantenere una residenza legale continuativa per poter essere considerati idonei.
Registrazioni incomplete, inesatte o non aggiornate presso l'Anagrafe possono indurre l'ufficio passaporti a negare il rilascio, a causa dell'impossibilità di verificare correttamente la situazione anagrafica.
Tasse amministrative o multe non pagate
L'inadempienza nel pagamento delle tasse amministrative richieste o di eventuali sanzioni pecuniarie collegate al richiedente può comportare il rifiuto del rilascio del passaporto. L'ufficio competente provvede alla verifica della regolarità dei pagamenti prima di procedere all'emissione del documento.
Anche errori o omissioni nel versamento delle tasse di domanda possono causare ritardi o determinare il rigetto.
Frode o dichiarazioni mendaci
La presentazione di informazioni o documenti falsi, incompleti o fuorvianti costituisce un motivo grave di rigetto. Particolare attenzione viene posta nell'esame di eventuali discrepanze relative ai dati personali, come nomi, date di nascita o documentazione sulla discendenza, data l'elevata quantità di domande gestite dai consolati.
Ogni tentativo di occultare precedenti penali o di dichiarare il falso ai fini dell’ottenimento del passaporto può non solo portare al rigetto della domanda, ma anche comportare conseguenze di natura legale.
Se chiedono i motivi ostativi del passaporto, cosa rispondere? — La domanda sui motivi ostativi al rilascio del passaporto serve a verificare se il richiedente è consapevole delle condizioni che possono impedirne l’emissione, come un procedimento penale in corso o un divieto di espatrio. Se tali condizioni non sono presenti, la risposta appropriata sarà "no".
Foto passaporto non conforme
La fototessera è un elemento essenziale della domanda di passaporto e deve rispettare rigorosi standard internazionali. Una fotografia non conforme, ad esempio per dimensioni errate, sfondo inadeguato, espressione non neutra o qualità insufficiente, può portare al rigetto della richiesta.
È fondamentale assicurarsi che la fototessera sia recente, a colori, con sfondo chiaro e priva di ombre o accessori che coprano il volto. Affidarsi a servizi fotografici specializzati o a soluzioni online certificate può aiutare a evitare problemi legati al formato fotografico.
Ottenere una fototessera online
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È sufficiente scattare una foto seguendo alcune semplici istruzioni e caricarla nell’apposito strumento qui sotto. Non sarà necessario preoccuparsi di formati, sfondi o dimensioni: ci occuperemo noi di adattare l'immagine secondo i requisiti richiesti. Dal 2013, Visafoto elabora fotografie per documenti di ogni tipo, garantendo il rispetto delle normative per passaporti, visti, patenti di guida e altri documenti ufficiali a livello mondiale.
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